Nella Roma del 1943, quattro amici lavorano in un circo gestito da Israel, che sparisce nel nulla. Senza il loro capo a guidarli, Matilde, Cencio, Fulvio e Mario si sentono abbandonati e cercano una via di fuga dalla città occupata dai nazisti.
Dopo aver lasciato i servizi segreti, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica. Tuttavia, la pace conquistata si rivela di breve durata quando il suo vecchio amico Felix Leiter gli chiede aiuto.
Marilyn ha gli occhi neri diretto da Simone Godano e interpretato da Stefano Accorsi e Miriam Leone nei panni di una coppia improbabile e male assortita alle prese con un progetto impossibile per le loro peculiari condizioni “psichiatriche”, gestire un ristorante.
Goffredo Fofi non vuole essere considerato un intellettuale, però ha passato la vita a fondare riviste, scrivere libri, recensire film. Il film racconta il suo instancabile lavoro politico e culturale e i suoi incontri con figure illustri come Elsa Morante, Carmelo Bene, Danilo Dolci, Aldo Capitini, Totò, Luis Bunuel, Ada Gobetti, Raniero Panzieri, Pasolini, Fellini… Persone con cui «è stato bello litigare», ma con cui, in certi casi, è stato altrettanto bello riconciliarsi. E poi il ’68, i gruppi extraparlamentari, gli eccessi ideologici, la scoperta di nuovi scrittori e registi, il lavoro sociale come risorsa della politica. Dal profilo di un intellettuale eretico e di uno straordinario organizzatore culturale emerge una visione fortemente critica della società italiana, dei suoi meccanismi di potere, delle ingiustizie che la segnano.