Sole, lungometraggio di debutto di Carlo Sironi, classe 1983, è innanzitutto la storia di due orfani, Ermanno e Lena, che non hanno idea di quale sia il loro posto nel mondo, né men che meno quale posto dare ad un bambino destinato a nascere in questo mondo così com'è.
Ermanno è un ragazzo senza direzione, che passa il tempo a giocare alle slot machine e campa di espedienti, non sempre legali. Suo zio Fabio gli affida l'incarico di fingersi il padre del bambino che Lena, una ragazza polacca, porta in grembo, in modo da poter adottare il nascituro insieme alla moglie Bianca, cha da (troppo) tempo desidera un figlio. Ermanno obbedisce, un po' a fronte del compenso promesso, un po' perché zio Fabio è la sua unica famiglia, un po' infine perché non sa nemmeno lui che cosa vuole dalla vita: solo che, qualunque cosa sia, non la sta ottenendo.